[anno 191 a.C.] Circa nello stesso tempo i Liguri, riunito un esercito con uno speciale giuramento sacro (lege sacrata coactu exercitu), di notte all’improvviso assalirono l’accampamento del proconsole Q. Minucio. Minucio fino all’alba trattenne i soldati schierati entro il vallo, preoccupato di evitare che il nemico superasse le difese. All’alba fece una sortita simultanea da due porte. Ma i Liguri non furono respinti al primo assalto, come egli aveva sperato; per più di due ore sostennero una lotta di esito incerto. Alla fine, poiché sempre nuove schiere uscivano all’attacco, e soldati freschi succedevano a quelli stanchi nel combattimento, i Liguri, sfiniti tra l’altro anche per la veglia, si diedero alla fuga.
Tito Livio XXXVI 38, 1
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