ROMA OLTRE ROMA. Luce sull’Archeologia
Incontri di Storia e Arte al Teatro Argentina III edizione gennaio – aprile 2017
Il Teatro di Roma presenta la terza edizione del ciclo di incontri Luce sull’Archeologia al Teatro Argentina, un successo senza precedenti che riparte da gennaio 2017 con sei appuntamenti sino ad aprile, la domenica mattina alle 11,00, che avranno come filo conduttore il tema Roma oltre Roma.
Un percorso che vuole offrire una riflessione storica, artistica e spirituale, con la quale cittadini e visitatori potranno continuare un viaggio emozionante nella millenaria storia di Roma, creatrice di un bacino culturale che ha unito tra loro culture diverse.
Uno straordinario viaggio nell’antico, nella classicità, attraversando vari momenti della storia romana e della romanizzazione, fatta di incontri e scontri di civiltà, che hanno determinato la creazione di un nuovo modello sociale e culturale trasformando territori e popoli in una communis patria.
Pompei, Atene, le ville di lusso dell’aristocrazia romana, sono solo alcuni dei temi che saranno approfonditi da storici, archeologi, storici dell’arte per trasmettere l’immagine di una società antica vicina a noi nelle emozioni e negli obiet
tivi. Solo attraverso la condivisione e la conoscenza si potrà ritrovare il senso di appartenenza al nostro Patrimonio Culturale e uno degli obiettivi che il Teatro di Roma si pone è la creazione di relazioni con e tra enti pubblici e privati, per ideare, sostenere e realizzare progetti culturali come questi.
ROMA OLTRE ROMA
Introduce e modera Claudio Strinati Storico dell’Arte
15 gennaio
Roma fondatrice di città: da Ostia alle colonie e ai municipi in tutta Italia
Intervengono
Carlo Pavolini Archeologo, ha insegnato Archeologia Classica presso l’Università della Tuscia di Viterbo
Paolo Sommella Presidente dell’Istituto Nazionale di Studi Romani, Professore emerito di Topografia dell’Italia Antica
della Sapienza Università di Roma
Tra gli aspetti più qualificanti della progressiva romanizzazione dell’Italia è da porsi il processo di urbanizzazione.
La città, come punto focale: le strutture urbane, la viabilità, la funzionalità di cui usufruiamo, sono spesso il retaggio della pianificazione antica di centri che dal confronto con le fonti scritte, rivelano, oltre al momento della fondazione, le fasi storiche di maggiore significato. Ostia prima colonia romana?, l’esistenza e l’eventuale ubicazione di una Ostia arcaica risalente al quarto re di Roma Anco Marcio e descritta come la più antica colonia dell’Urbe, sono tuttora molto discusse, ma è certo che la prima Ostia documentata archeologicamente è il cosiddetto castrum, probabilmente della seconda metà del IV sec. a.C., sorta sulla riva sinistra del Tevere.
22 gennaio
Pompei: storia, leggenda e mito di una città romana
Intervengono
Massimo Osanna Soprintendente ai Beni Archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia, Professore di Archeologia
Classica presso l’Università Federico II di Napoli
Claudio Strinati Storico dell’Arte Fausto Zevi Archeologo e storico dell’arte, Professore emerito di Archeologia
e Storia dell’Arte Greca e Romana alla Sapienza Università di Roma
La vita quotidiana, le interazioni con i popoli del Mediteranneo, l’architettura, la pittura sono i tanti aspetti del mondo antico che Pompei custodisce. Grazie al Grande Progetto Pompei, intervento globale di restauro e messa in sicurezza del sito, si può affermare che Pompei vive una seconda vita, premessa delle attività di oggi. L’attenzione si concentrerà su alcuni personaggi prominenti nel percorso storico dell’antica città per evidenziare momenti salienti della sua esistenza fino alla drammatica fine nel 79. Quando Ercolano e poi Pompei vennero riscoperte già vigeva nella cultura europea un fenomeno di recupero dell’antico che presto sarebbe sfociato nel cosiddetto neoclassicismo.
Saranno analizzati alcuni temi tipici delle arti figurative della seconda metà del Settecento edell’inizio dell’Ottocento.
26 febbraio
“Le tranquille dimore degli Dei”, Ville di delizia dell’aristocrazia romana in età imperiale tra Lazio e Campania
Intervengono
Eugenio La Rocca Professore di Archeologia e Storia dell’Arte Greca e Romana alla Sapienza Università di Roma, già Sovrintendente ai Beni Culturali del Comune di Roma
Stefano Tortorella Professore di Archeologia e Storia dell’Arte Greca e Romana alla Sapienza Università di Roma e Direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici
Nel corso del II secolo a.C., dopo le vittoriose spedizioni militari compiute nel Mediterraneo orientale, Roma si trova a diretto contatto con il mondo ellenistico ed ellenizzato e l’impatto che tale incontro provoca è enorme; si diffonde il gusto per il vivere “alla greca”. È in questo contesto, dietro la suggestione offerta dal lusso dei palazzi reali di Pella, di Pergamo e di Alessandria, con i loro meravigliosi giardini e i padiglioni decorati da splendide opere d’arte, che nasce la villa romana. La villa, prima di essere realizzazione architettonica, si configura quale luogo di cultura e di piacere, intellettuale più che fisico: essa è una sorta di “spazio dello spirito”.
19 marzo
Roma e Atene. Memoria, conoscenza, immaginario.
Intervengono
Luciano Canfora Storico del mondo antico e Professore di Filologia Greca e Latina
presso l’Università di Bari
Annalisa Lo Monaco Ricercatore di Archeologia Classica alla Sapienza Università di Roma
Elena Korka Archeologa ateniese e Direttore generale delle antichità presso il Ministero
della Cultura Greca
Roma e Atene, due capitali a confronto. L’analisi della contaminazione culturale, lo statuto speciale per la città di Atene, la terribile esperienza della guerra mitridatica e della riconquista di Atene da parte di Silla.
Nel II secolo a.C., l’incontro con la Grecia e l’Asia Minore cambiò per sempre l’aspetto della città di Roma, ormai divenuta la vera potenza incontrastata del Mediterraneo.
Ma cosa vuol dire in quegli anni “Roma” agli occhi di un greco? Come immaginarono i Greci la città di Roma prima di conoscerla dal vivo?
26 marzo
Schiavi di Roma
Intervengono
Andrea Giardina Professore di Storia Romana presso la Scuola Normale Superiore di Pisa
Orietta Rossini Responsabile del Museo dell’Ara Pacis, Sovrintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma
La schiavitù romana aveva due volti. Allo sfruttamento di esseri umani ridotti alla funzione di “strumenti parlanti”, che il padrone usava a proprio piacimento, si associava infatti la straordinaria propensione a liberare una parte degli schiavi e a integrarli nel corpo civico. Questa apparente contraddizione, come già capirono gli antichi, era il segreto della potenza romana.
La condizione degli schiavi a Roma, in periodo tardo repubblicano e imperiale, viene raccontata attraverso l’analisi di reperti archeologici particolarmente significativi delle loro condizioni di vita. Una serie di oggetti appartenuti a schiavi e raffigurazioni su mosaici, affreschi e rilievi – contemporaneamente in mostra presso il Museo dell’Ara Pacis – saranno il punto di partenza per ricostruire la quotidianità di uomini, donne e bambini, che privati dei loro diritti, si trovarono ad operare nelle condizioni di vita più diverse.
23 aprile
La fine del mondo antico: da Roma a Costantinopoli.
Intervengono
Alessandro Barbero Storico e Scrittore, Professore di Storia Medievale presso l’Università del Piemonte Orientale di Vercelli
Massimiliano Ghilardi Direttore Associato dell’Istituto Nazionale di Studi Romani, Segretario Generale dell’Unione Internazionale degli Istituti di Archeologia, Storia e Storia dell’Arte in Roma
Costantino è noto come l’imperatore che spostò a Bisanzio la capitale dell’impero romano; dopo di lui, Roma accoglierà sempre più raramente gli imperatori, e finirà per identificarsi piuttosto come capitale della Chiesa cattolica. Ma quali furono i veri motivi di questa decisione epocale? E che rapporto ebbe Costantino con la città di Roma? Con la fondazione e la successiva ascesa di Costantinopoli, la città di Roma conobbe un lento ma inarrestabile declino, solo in parte mitigato da mirate campagne di restauro ad architetture templari e costruzioni di nuovi edifici per il culto cristiano. Saccheggi ripetuti, ben tre solo nel corso del V secolo, ed il conflitto greco-gotico segnarono la fine della città antica.
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Posto unico singolo incontro € 5
Archeocard per 6 ingressi € 25